Pergamena n. 1 anno 1205
ASMUN (Archivio Storico Municipale di Napoli)Sezione ex
Luogo di Conservazione
II.PP.AA.BB. – Fondo Real Casa Santa dell’Annunziata
Collocazione
sez.I – Cat. I – Pergamene n.2
Data
1206, settembre, Palermo
Natura del documento
Privilegiun concessionis
Federico re di Sicilia dona al monastero di Santa Maria
Regesto
Acquaformosa l’isola di Dino e la chiesa di San Pietro de Grasso in
terra ferma
Osservazioni
Scrittura diplomatica cancelleresca
paleografiche
Nella datazione del documento è indicato soltanto l’anno ed il
Osservazioni
mese, manca il giorno. Il documento non risulta compreso nella
diplomatiche
raccolta del Bréholles né in quella del Winckelmann
Misure del documento
cm. 43 x 35 a plica aperta. Plica cm. 5
Scoloritura dell’inchiostro e piccole falle suturate della pergamena
Stato di conservazione
al centro, leggere macchie di muffa
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Il nipote di Talleyrand sposa Dorothea di Curlandia (Buren o biron di Curlandia che eredita dal padre Il duca Pietro di Curlandia la fidecommisso dell'Isola di Dino ed il rango di Duca di Dino,in virtu' del maiorascato del ramo de nipote Avril de Burey Anjou Hohenstaufen Plantagenet, principe curlandese , il quale ha ereditato l'isola di Dino quale bene monastico dinastico , su cui non vige l'uso capione, a seguito della revoca ai monaci cistercensi dell'Acqua Formosa che disattesero le condizioni predisposte da Federico II
1
Curlandia
Le armate di Curlandia , gruppo elittario ispirato alla mitica casata tedesca Hohenstaufen , rappresentavano la rinascita di Barbarossa , in quanto il nome piu' antico della Curlandia era Wittemberg(nome antico della Svevia) , Terra del Signore, in Lituano Cur-Signore-Land Terra. Curlandia divenne dunque sinonimo di Beinstein , pietra o stirpe del Signore, nome graalico degli Hohenstaufen, da cui Bhu buren , Signore o Sancta Propago -Saint Genis.La Lituana infatti era stata terra di conquiste degli antichi conti svevi di Buren -ossia gli Hohenstaufen.
Charles-Maurice de Talleyrand- Périgord nasce a Parigi il 2 febbraio 1754. Discende da una famiglia di alta nobiltà uscita stabilita nel Périgord e la cui origine risale al decimo secolo ed è attestata con lettere patenti di Luigi XIII nel 1613. Una genealogia che risale al sedicesimo secolo presenta dieci generazioni di quest'illustre famiglia alleata spesso ai più grandi nomi di Francia. I suoi genitori non sono ricchi, suo padre segue una carriera militare e sua madre ha una carica a Corte; uno dei suoi zii Alexandre-Angélique de Talleyrand-Périgord, successivamente arcivescovo a Reims, cardinale e arcivescovo di Parigi, avrà molta influenza nelle scelte del giovane Charles-Maurice verso la carriere ecclesiastica.
Charles Maurice nasce zoppo. Soffre di una malattia ereditaria conosciuta sotto il nome di "sindrome di Marfan" che gli provoca questa deformazione dei piedi. Viene dato in affidamento ad una nutrice fino all'età di quattro anni e poi inviato ancora bambino a Chalais en Charent dalla sua bisnonna, la principessa di Chalais. Nelle sue memorie cita questo passaggio della sua vita che fece dal 1758 al 1760, presso questa parente che ammirava profondamente. Descrive la vita, già di un'altra epoca, che regnava in questo vecchio castello e i costumi ancora di rigore in seno della piccola corte che circondava la vecchia principessa.
Visto il suo handicap i genitori gli preclusero la carriera militare a favore di quella ecclesiastica. Nel 1762, Charles Maurice entra nel collegio d'Harcourt a Parigi. Dopo un soggiorno a Reims presso suo zio l'arcivescovo, é ammesso, su raccomandazione di quest'ultimo, nel 1770, al gran seminario di Saint-Sulpice dove dimorerà cinque anni. L'educazione che riceverà tra queste mura lo marchierà per tutta la vita.
Il primo aprile 1775 viene ordinato sotto-diacono nella chiesa di Saint-Nicolas-du- Chardonnet. Ha vent'un anni. Nel settembre del 1775 il Re assegna Charle-Maurice, come abate commendatario, all'abbazia di Saint-Denis de Reims.
Nel frattempo non è a Reims che l'Abate Perigord s'installa ma a Parigi. Si iscrive alla Sorbona dove per tre anni, prepara senza troppi sforzi una tesi di teologia che presenta il 2 marzo 1778. Abate mondano, ha una vita molto libertina dove le belle duchesse e la frequentazione dei salotti diventano una parte importante nella sua vita. Sempre protetto da suo zio, è eletto nel 1775 deputo rappresentante della sua diocesi all'assemblea generale del clero.
Talleyrand è ordinato prete nella cappella dell'Arcivescovado di Reims, il 18 dicembre 1779 e celebra la prima di sette messe che gli si attribuiscono.
il 10 maggio 1780 è nominato per cinque anni uno dei due agenti generali del clero presso l'amministrazione reale. Lavoratore accanito, prende molto seriamente il suo compito di difendere i beni e i previlegi della Chiesa contro gli assalti d'un potere reale fortemente indebitato, dopo la spedizione in America.
Il 21 Aprile 1785 dalla sua lunga relazione con la Contessa Adélaide de Flauhaut de la Billarderie, nasce Charles de Flauhaut, a detta di André Beau "il più autentico dei suoi figli naturali"
Questa bella vita ma molto libertina gli farà attendere tre anni per ottenere la tanto desiderata mitra. Il 2 Novembre 1788, Talleyrand è nominato dal Re, Arcivescovo d'Autun. Luigi XVI cede così ad un voto espresso dal padre morente dell'abate. La vestizione ha luogo il 4 gennaio 1789. Ci mette due mesi prima di scoprire il suo vescovado ma prende subito coscienza della necessità della sua presenza ad Autun se vuole farsi eleggere deputato agli Stati Generali, cosa che accadrà i 2 Aprile 1789, dopo una campagna veloce ma orchestrata in maniera impeccabile.
Il 5 maggio 1789 ha luogo la solenne apertura degli Stati Generali del Regno. Comincia allora per Charles Maurice, dalla sua nomina e la fine dell'assemblea costituente, il 30 settembre 1791, un periodo di intensa attività. Dal 14 luglio 1789 Talleyrand è nominato membro del Comitato di Costituzione dell'Assemblea Nazionale. Nell' Agosto 1789 fa adottare la sua proposta di redazione dell'articolo 6 della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. Il 10 Ottobre dà la sua "Mozione sulla nazionalizazione dei beni ecclesiastici". Il 16 Febbraio 1790, l'arcivescovo d'Autun è eletto alla presidenza dell'Assemblea Nazionale. Il 14 Luglio 1790, celebra la messa che ha luogo al Campo di Marte durante la Festa della Federazione. Il 13 Gennaio 1791, Tayllerand investe 2 vescovi costituzionale ed è scomunicato dal Papa.
All'inizio del 1792 la guerra è considerata inevitabile, l'Assemblea Legislativa vuole inviare una missione a Londra, per conciliarsi con la vecchia nemica di sempre, Tayllerand sembra il più indicato ed accetta senza pensarci. Ritorna in Francia il 15 luglio e poco dopo il 10 Agosto, in un testo giustifica la deposizione del Re che viene imprigionato al Tempio. Nel settembre 1792 la nuova assemblea prende il nome di Convenzione e le difficoltà sia esterne che interne si moltiplicano, Tayllerand pensa sia prudente lasciare la Francia. Arriva a Londra il 18 settembre 1792 dopo aver ottenuto con difficoltà un passaporto firmato da Danton, che gli permetterà di fingere di non essere un emigrato. Durante il suo soggiorno a Londra Tayllerand rende spesso visita ad un gruppo di illustri emigrati che si riuniscono a Juniper Hall.
Intanto in Francia viene scoperto l'armadio di Ferro alle Tuileries dove si trovano delle carte che compromettono Tayllerand. L'atto d'accusa contro di lui nel dicembre 1792 conduce ad una domanda d'arresto.
Nel 1794 espulso dall'Inghilterra parte per gli Stati Uniti, dove per vivere si trasforma in uomo d'affari e in speculatore, percorrendo l'interno del paese alla ricerca di eventuali operazioni immobiliari lucrative. Nel frattempo studia i costumi politici e la vita economica del Paese che lo accoglie.
Tayllerand radiato dalla lista degli Emigrati può ritornare a Parigi il 20 Settembre 1796. Il 16 luglio 1797 riesce ad avere da Barras il portafoglio degli Affari Esteri grazie all'intervento pressante di Mme de Stael. Dimenticherà presto, in Mme de Stael, la persona devota all'estremo, che l'ha rimesso sulla cresta dell'onda e gli ha permesso questo ritorno di grazia.
Durante il Direttorio mischia attività diplomatiche e arricchimento personale. Fa fortuna senza dimenticare qualche disavventura come le negoziazioni con gli Stati Uniti per la vendita della Louisiana.
Il 20 Gennaio 1799 accusato di malversazione, Talleyrand dà le dimissioni dal suo ministero. Prevede che tale regime può durare poco quindi decide di precipitare gli eventi. Incoraggia attivamente il generale Bonaparte a prendere il potere e contribuisce alla preparazione del colpo di stato del 18 brumaio. Ha il compito di far dare le dimissioni di Barras e ci riesce a meraviglia senza versare alcuna somma importante per incoraggiarlo alla partenza.
L'impresa di Bonaparte ha buon esito e il Generale non dimentica Tayllerand a cui offre il posto di ministro degli affari esteri sotto il Consolato, posto che conserva sotto l'impero fino al 1808. Il 15 Lugli 1801 Papa Pio VII rende Talleyrand alla vita secolare e laica. Il 9 Settembre 1802, sposa a Neuilly, Catherine-Noel Worlée, "La bella Madame Grand". Il 7 maggio 1083 compra la "Terra di Valençay" su consiglio di Napoleone e, sembra, con il suo aiuto finanziario. Napoleone vuole che possa ricevere le persone d'alto rango nel modo più appropriato.
Nel 1804 è l'ispiratore della cattura del Duca d'Enghien che sarà subito fucilato dopo un processo spiccio. Il 2 dicembre 1804 Talleyrand assiste all'incoronazione dell'Imperatore Napoleone. Dopo la battaglia di Austerlitz il 26 dicembre 1805 Tayllerand firma con l'Austria "la Pace di Presbourg" cercando di minacciare questo paese.
Il 7/9 luglio 1807, firam a Tilsit il trattato con la Russia e la Prussia, il 9 agosto 1807 Tayllerand dà le sue dimissioni da ministro delle Relazioni con l'estero. Il 17 agosto viene nominato vice grand'elettore. Il 18 maggio 1808 su ordine di Napoleone accoglie a Valençay, gli infanti di Spagna: Don Ferdinand, Don Carlos e il loro zio, Don Antonio.
Ben trattati ma Prigionieri rimarranno a Valençay fino al 1814.
Il 8 marzo 1812, Tayllerand acquista l'Hotel de L'Infantado, sarà la residenza dove morrà nel 1838.
Da un pò di tempo Tayllerand prende le distanze da Napoleone, questo si concretizzerà nell'ottobre 1808 quando ad Erfurt Tayllerand spinge segretamente lo Zar Alessandro I a mancare gli accordi che gli proponeva Napoleone. Alessandro I non intendeva avere allenze con la Francia che l'avrebbe isolato dal resto dell'Europa. Come ricompensa per i suoi servizi Talleyrand, chiede allo Zar di intervenire presso la Duchessa Anna-Dorothéa de Courlande per sollecitare la mano della sua quarta figlia Dorethée, che ha sedici anni, in favore del conte Edmond de Perigord, suo nipote. Il matrimonio si celebrerà il 22 aprile 1809 a Francoforte sul Meno.
Nel Gennaio 1809, avendo intravisto con Fouché la caduta dell'Imperatore, Tayllerand è oggetto della famosa scena dove Napoleone, ritornato dalla disfatta in Spagna, gli esprime il suo disprezzo e l'accusa di tradimento. Tayllerand cade in disgrazia. Egli offre i suoi servizi alla Russia e all'Austria. Durante l'inverno 1812 la campagna della Grande Armée si riduce ad una catastrofe. Dal 16 al 19 ottobre 1813 l'armata di Napoleone perde la battaglia di Lipsia. Da allora gli avvenimenti annunciano la fine dell'impero. Nel novembre 1813., l'imperatore insiste presso Talleyrand affinchè questi riprenda il ministero degli esteri invano. L'11 dicembre 1813 il Re di Spagna Ferdinando VII ritrova la libertè e lascia Valençay.
La coalizione degli stati europei contro Napoleone ha la meglio su quest'ultimo e l'imperatore, nonostante numerose vittorie sul suolo francese non può impedire che gli alleati entrino a Parigi che capitola il 31 marzo 1814. Tayllerand consiglia all'Imperatrice di andarsene e lei si organizza per restarci. Lo Zar Alessandro si installa da Tayllerand dove tutta l'Europa accorre a corteggiare lo zar Alessanro e Tayllerand, i due capi.
Il primo aprile 1814, Talleyrand è eletto presidente del Governo provvisorio dal Senato. Il 2 Aprile 1814 su sua istanza il Senato pronuncia la decadenza di Napoleone.
Talleyrand convice lo Zar che il Ritorno dei Borboni è l'unica soluzione per evitare che la Francia cada in un periodo di instabilità. Prepara in pochi giorni un progetto di costituzione che presenta a Luigi XVIII. Questi lo accetta non senza esitazione, ma trasforma la costituzione que Talleyrand gli vuole imporre in " Carta di concessione"
Il 3 maggio 1814, Luigi XVIII entra a Parigi. Il 13 maggio, Talleyrand, principe di Benevento, è nominato Ministro degli Affari Esteri. Il 1 Novembre 1814, all'apertura del Congresso di Vienna, la Francia è rappresentata dal principe di Benevento, che parte accompagnato dalla nipote Dorothée, contessa di Perigord e si installa al Palazzo Kaunitz. Rapidamente Talleyrand rigira la situazione sfavorevole alla Francia grazie alla sua diplomazia e grazie ai suoi suntuosi ricevimenti. Il 5 marzo 1815 si riceve a Vienna la notizia del ritorno in Francia di Napoleone.
Il 13 marzo 1815, il principe di Talleyrand firma la Dichiarazione delle potenze riunite al Congresso di Vienna contro Napoleone.
18 giugno 1815 disfatta a Waterloo per Napoleone. Il 23 dello stesso mese è Talleyrand che presenta un suo rapporto al Re che è di ritorno da Gand verso Parigi.
Il 9 luglio1815 il principe, pari di Francia, è nominato presidente del consiglio dei ministri e segretario di stato al dipartimento degli affari esteri. Si dimette il 24 settembre 1815, con gran sollievo del Re, perchè si rifiutò di firmare il trattato con gli alleati, dopo la Battaglia di Waterloo, giudicandolo troppo duro rispetto a quello precedente. In realtà si dice che sia stata la "Camera Introvabile" a spingerlo alle dimissioni.
Gran Ciambellano e membro della camera dei Pari, Talleyrand non avrà più alcun ruolo politico. La sua opposizione sotto Carlo X, lo vedrà annodare relazioni con Royer-Collard, presidente della Camera e capo dell'Opposizione parlamentare, suo vicino di campagna a Chateauvieux. Dopo la Rivoluzione di Luglio quando è certa la caduta di Carlo X, Talleyrand da Valençay dove dimorava dal 1816, manda un messaggio al Duca d'Orleans per dirgli che non doveva perdere un momento per recarsi immediatamente a Parigi per mettersi alla testa del movimento. Il duca d'Orleans segue il suo consiglio, si installa a Palais Royal e accetta il titolo di Luogotenente Generale, quando viene invitato a recarsi all'Hotel de Ville, esita e fa consultare Talleyrand che risponde di accettare. Luigi Filippo appare sul balcone , col tricolore in mano e tra le acclamazioni della folla diventa "Il Re dei Francesi".
All'avvento di Luigi Filippo dovuto ad una insurrezione, le corti europee si inquietano e temono che si distrugga l'equilibrio instaurato durante il Congresso di Vienna, dopo che anche il Belgio insorge e proclama la sua indipendenza dai Paesi Bassi. Luigi Filippo sentendo il pericolo ed volendo evitare una nuova coalizione contro la Francia chiede a Talleyrand di rappresentare lo stato francese alla Conferenza di Londra.
Talleyrand, 76 anni suonati, accetta e il 6 settembre 1830 è nominato dal Re Luigi Filippo ambasciatore straordinario a Londra. La sua nomina è ben accolta non solo a Londra ma anche dalle altre corti Europee. Il 4 novembre 1830 le potenze alla conferenza di Londra impongono l'armistizio tra Belgi e Olandesi. Il 20 dicembre l'indipendenza del Belgio è riconosciuta e il 20 gennaio 1831 la conferenza proclama la neutralità e l'inviolabilita perpetua del Belgio.
Il 13 novembre 1834, il principe di Talleyrand invia una lettera con le sue dimissioni da ambasciatore straodinario a Londra. Ormai il vecchio principe si divide il suo tempo tra Valençay e il suo hotel de la Rue Saint Florentin.
Il 9 dicembre 1835, muore Mme de Talleyrand, la si seppellisce al cimitero di Montparnasse. Il 17 maggio 1838 alle ore 6 del mattino, Charles Maurice, principe di Talleyrand, firma la sua dichiarazione di ritratazione e la sua lettera a Papa Gregorio XVI (dopo mesi di colloqui finalmente il principe si riavvicina alla Chiesa.) e riceve l'estrema unzione. Alle 8 il Re Luigi Filippo accompagnato da Mme Adelaide, sua sorello, rende visita al principe. Alle 3 e 35 all'età di 84 anni il Principe di Talleyrand si spegne. Il suo corpo riposa a Valençay nella cripta della "Cappella delle sorelle".
J'ai tout vu, tout su, tout oublié
sofonisba Posted on 8/7/2008, 07:49
Re / Regina
elena45 Posted on 8/7/2008, 08:37
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L'aspettavo Talleyrand, il principe dei camaleonti, nella carrellata di personaggi di Celeborn.
Charles Maurice Talleyrand Périgord (1754-1838)
Incredibile come la sua intelligenza e la sua scaltrezza gli abbiano consentito di uscire indenne da eventi catastrofici e di attraversare tutti i regimi della storia francese di quegli anni turbinosi, da Luigi XVI alla Prima Repubblica, dal Primo Impero fino alla Restaurazione e alla Rivoluzione di luglio.
"Il potere logora chi non ce l'ha", pare, sia in realtà una frase sua.
Eccolo nel celebre quadro di David che raffigura l'incoronazione di Napoleone.
Per vedere molte altre immagini c'è un sito francese (c'è anche chi lo ammira a prescindere, come l'associazione "Amici di Talleyrand"!):
digitare "site consacré a Charles Maurice Talleyrand Perigord"(il link non funziona).
Vestiva l'abito talare, non era bello, era claudicante, eppure ebbe la fama di un libertino.
Adelaide Filleul, contessa de Flahaut (1761-1836), scrittrice apprezzata, l'amante che diede al principe il più "autentico" dei suoi figli naturali, Charles Flahaut.
Sposò in età matura una donna bellissima: Catherine Noel Worle, originaria delle Indie danesi, dove aveva sposato un funzionario coloniale, George Francois Grand, e aveva presto divorziato.
L'abbiamo vista in due splendidi ritratti di VLB nel topic "La più bella di Versailles": #entry245693575.
Aggiungo questo di Francois Gerard:
Catherine Noelle Grand de Talleyrand-Périgord(1762-1834)
Le cattive lingue dicevano anche che era la donna più stupida di Parigi: "La bella e la bestia riunite nella stessa persona" !
Quanto a Dorothea di Curlandia, che lo accompagnò al Congresso di Vienna, era sì la moglie del nipote (figlio del fratello) Alexandre-Edmond (1787-1872), ma era anche la sua amante, quarant'anni più giovane! Pare che la figlia più piccola, Pauline, fosse nata dalla relazione con lo zio. Ecco una bella immagine di Dorotea:
Dorothea Biron von Sagan (1793-1862)
E sapete chi "accompagnava" Metternich? La sorella maggiore di Dorotea, Guglielmina, una donna intraprendente e dissoluta (aveva sposato il figlio di Madame Guéméné, principe di Rohan). Certo che due sorelle nell'ombra del Congresso di Vienna la dice lunga sul potere delle donne intelligenti.
Ecco l'amante di Metternich:
Guglielmina Biron von Sagan (1781-1939)
A proposito di palazzi abitati da Talleyrand nel corso della sua lunga vita, anche l'Hotel Matignon (quello che abbiamo visto in "Bathilde d'Orleans") appartenne a lui per pochi anni nel periodo napoleonico. Poi acquistò l'attuale sede dell'Ambasciata degli Stati Uniti a Parigi e il castello di Valencay, dove morì.
Edited by elena45 - 3/11/2008, 16:16
Nefer Snefru Posted on 8/7/2008, 11:00
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CITAZIONE (celeborn36 @ 7/7/2008, 23:46)Il 21 Aprile 1785 dalla sua lunga relazione con la Contessa Adélaide de Flauhaut de la Billarderie, nasce Charles de Flauhaut, a detta di André Beau "il più autentico dei suoi figli naturali"
Che per continuare la tradizione di bastardigia in famiglia penserà bene di mettere in cantiere un figlio con la regina Hortense de Beauharnais: Carlo Luigi Napoleone, in arte Napoleone III
Ciao,
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elena45 Posted on 8/7/2008, 13:28
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Davvero????
Sapevo del figlio bastardo di Ortensia con Flauhaut, ma dell'imperatore no.
Ma allora De Morny e Napoleone III erano fratelli?.
E Talleyrand era il nonno del piccoletto.
Charles de Flahaut (1785-1870), figlio naturale di Talleyrand e Adelaide de Flahaut.
Charles de Morny (1811-1865), figlio naturale di Charles de Flahaut e Ortensia Beauharnais.
Edited by elena45 - 3/11/2008, 10:10
Nefer Snefru Posted on 8/7/2008, 23:33
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CITAZIONE (elena45 @ 8/7/2008, 14:28)Sapevo del figlio bastardo di Ortensia con Flauhaut, ma dell'imperatore no.
L'ho trovato in due diverse biografie di Jacques Offenbach, per contro dicono di Morny "il fratellastro dell'Imperatore". La cosa è un po' nebulosa, in effetti: di certo Morny non è legittimo, o non si chiamerebbe de Morny. La cosa mi richiede qualche indagine, intanto ho scoperto che la mamma di Falhaut era figlia di una delle tante amanti di Luigi XV, che da lui aveva avuto una figlia: la moglie di Abel Poisson de Vandiéres, marchese de Marigny: insomma, ragazze allegre di madre in figlia...
Certo che se talleyrand era davvero il nonno di Badinguet credo che si sia rivoltato nella tomba, povero uomo...
Ciao,
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elena45 Posted on 9/7/2008, 09:53
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Navigando in francese ho tovato alcune notizie interessanti: c'è un sito intero dedicato a queste vicende.
De Morny diceva di sè:
"Dans ma lignée, nous sommes bâtards de mère en fils depuis trois générations. Je suis arrière-petit-fils de roi, petit-fils d’évêque, fils de reine et frère d’empereur. »
La bisnonna di de Morny, Irene de Buisson de Longprè, una donna molto bella, moglie del generale Francois Filleul, divenne una delle tante amanti di Luigi XV , dalla quale relazione sarebbe nata, nel 1761, Adelaide Filleul. (Certamente, nel 1751 nacque Julie, che poi avrebbe sposato il fratello della Pompadour, marchese di Marigny)
Perciò De Morny diceva “arrière-petit-fils de roi”:
infatti, Adelaide Filleul, la nonna di De Morny, rimasta orfana bambina (affidata alla sorella Julie), sposa il cinquantenne conte Alexander de Flauhaut: la coppia vive a Parigi, dove la contessa, affascinante e intelligente, tiene un salotto mondano. Così conosce il giovane Tayllerand, e intreccia con lui una relazione che porta alla nascita di un figlio, nel 1785: il marito di Adelaide riconosce il bambino, che prende il nome di Charles de Flauhaut de la Billarderie.
Charles, figlio del "Camaleonte", ovviamente fa una carriera militare fulminante, partecipa alle campagne napoleoniche, come aiutante di campo di Murat, diviene l’amante della bella Ortensia Beauharnais, già regina d’Olanda. Nel 1811 nasce il figlio segreto, il futuro statista del Secondo Impero, Charles de Morny.
Ortensia, moglie di fatto separata di Luigi Bonaparte, ha già due figli, di sette e cinque anni: Napoleon Louis e Charles Louis, il futuro Napoleone III. Alcuni vogliono che anche lui fosse figlio di Flauhaut, e quindi fratello, non fratellastro di de Morny.
Forse era una fantasia di De Morny per immaginare il sangue dei Borboni unito a quello dei Perigord e dei Beauharnais.
Edited by elena45 - 23/8/2008, 14:19
Il Visconte Posted on 9/7/2008, 12:07
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C'è la biografia di Orieux, lo stesso di Caterina dei Medici, edita da Mondadori. Però l' ho trovata in biblioteca, non credo che sia più in vendita. Comunque è un personaggio singolare, che a volte quasi ti spaventa per il suo assoluto cinismo ma allo stesso tempo affascina. Però gli devono riconoscere molti meriti: il principale è quello di aver salvato la Francia dopo la disfatta di Napoleone, facendo modo che il suo Paese tornasse a testa alta nello scenario internazionale.
Nefer Snefru Posted on 9/7/2008, 12:58
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CITAZIONE (elena45 @ 9/7/2008, 10:53)Navigando in francese ho tovato alcune notizie interessanti: c'è un sito intero dedicato a queste vicende.
Slurp! dove?
CITAZIONE (elena45 @ 9/7/2008, 10:53)Forse era una fantasia di De Morny per immaginare il sangue dei Borboni unito a quello dei Perigord e dei Beauharnais.
Può essere, pensando poi al clima in cui viveva, ad alcune amicizie: un po' di fascino in più, no?
Ciao,
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elena45 Posted on 9/7/2008, 13:27
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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 9/7/2008, 13:58)CITAZIONE (elena45 @ 9/7/2008, 10:53)Navigando in francese ho tovato alcune notizie interessanti: c'è un sito intero dedicato a queste vicende.
Slurp! dove?
www.charles-de-flahaut.fr
Cerca nei link a sinistra della pagina che ti compare.
Spero che sia sufficientemente ghiotto per un pettegolo come te!
Vittoria Francesca Savoia Posted on 10/7/2008, 19:23
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CITAZIONE (elena45 @ 9/7/2008, 10:53)"Dans ma lignée, nous sommes bâtards de mère en fils depuis trois générations. "
ahahahahahha un bel vanto eh....
Nefer Snefru Posted on 19/7/2008, 17:48
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CITAZIONE (Vittoria Francesca Savoia @ 10/7/2008, 20:23)ahahahahahha un bel vanto eh....
Cerrrrto! è della stessa caratura delle corna reali di monsieur de Montespan
Ciao,
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elena45 Posted on 5/8/2008, 15:48
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Un altro personaggio che mi viene in mente di accostare a Talleyrand, anche se furono sempre nemici, per la sua capacità di trasformismo, che lo portarono da deputato della Convenzione a Ministro di polizia di Napoleone, è Joseph Fouchè (1759-1820).
Ecco un suo ritratto:
Ma il suo dato peculiare, penso fu il cinismo unito alla crudeltà , che lo portò a massacrare migliaia di cittadini di Lione in rivolta durante la prima Repubblica e a diventare lo spietato Ministro di polizia del primo Impero.
Nonostante i contrasti con Talleyrand e con lo stesso Napoleone, fu nominato duca d'Otranto per premiare la sua efficienza nel mantenere il controllo di polizia.
Indubbiamente il "principe camaleonte" era più intelligente, più astuto e più autorevole del suo collega : a differenza di Talleyrand, Fouchè non riuscì a evitare la definitiva caduta in disgrazia dopo la Restaurazione, tanto che fu esiliato come regicida e morì in povertà, a Triestre.
Assistito da Gerolamo Bonaparte, fece bruciare tutte le sue carte. Così spariva, senza dubbio, la storia segreta del Direttorio, del Consolato e del primo Impero.
I suoi discendenti arrivano fino ai giorni nostri: l'ottavo duca d'Otranto è un giovane ventenne.
Edited by elena45 - 6/8/2008, 16:11
Nefer Snefru Posted on 5/8/2008, 17:30
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CITAZIONE (elena45 @ 5/8/2008, 16:48)deputato della Convenzione a Ministro di polizia di Napoleone, è Joseph Fouchè
Un vecchio amico.
Uno scellerato, assassino, duplice, untuoso intrigante doppiogiochista, ma nel suo genere fu un genio.
Gli mancava solo la finezza politica e di educazione del diavolo zoppo, e si sentiva.
Una sua grandissima nemnica fu sempre Maria Teresa Carlotta (in arte Madame Royale), per il voltafaccia che Fouché aveva fatto dopo aver promesso che avrebbe fatto il possibile per salvare Luigi XVI
Edited by Nefer Snefru - 6/8/2008, 23:56
Ciao,
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elena45 Posted on 2/11/2008, 13:09
Arciduca /Arciduchessa
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Ho scoperto che uno zio del principe, Louis-Marie, barone di Talleyrand (1738-1799), è stato ambasciatore a Napoli, alla corte di Ferdinando IV e Carolina, all'epoca della Rivoluzione.
Louis-Marie era anche il padre di Alexandre-Daniel (1776-1839), il cugino del principe che sposò la figlia naturale di Catherine Grand, la moglie di Talleyrand (#entry278763844)
C'è un bel sito che illustra gli esponenti principali della famiglia e annovera molti ritratti. Vedi: www.histoirepassion.eu/spip.php?article765
Edited by elena45 - 2/11/2008, 19:24
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