giovedì 28 agosto 2008

Saint Léger , commemorato dalla pronipote Princess Yasmin

Aymavilles 22 Agosto 08
HIRH Princess Yasmin Aprile von Hohenstaufen Puoti, commemora Saint Léger,l'antenato della nonna materna la principessa Josephine Légers de Saint Léger, coordinando il culto in tutti i siti al Santo dedicati.


Anche un Santo nella Dinastia dei Principi duchi Leggieri (Légers ou Légers)
Passo dopo passo, anche Saint Léger è finito...nella rete!
E' partito da lontano Saint Léger, da una posizione in quel tempo abbastanza favorita. Nasce infatti in una famiglia principesca , imparentata con duchi, vescovi e sovrani, famiglia che ha provveduto a fornire anche a lui, rimasto orfano giovanissimo, una accurata educazione spirituale, letteraria e scientifica.
Il suo talento e la sua riconosciuta onestà gli permettono di ottenere molto presto incarichi impegnativi: a 20 anni diventa diacono, poi arcidiacono, poi 'abbé', infine vescovo.
L'Europa in quegli anni sta attraversando un periodo di scontri e incertezze alla ricerca di un assestamento politico e sociale dopo la caduta dell'impero romano e le grandi invasioni barbariche. Nella grande confusione di quei secoli la Chiesa non solo rimane l'unico punto di riferimento spirituale, ma attraverso i suoi uomini e le sue istituzioni (es. le abbazie) assume un ruolo sociale e economico.
Saint Léger è un uomo che vive intensamente il suo tempo, si dimostra un abile amministratore che sa superare momenti difficili usando l'arte della diplomazia, unita alla fermezza dei suoi principi.
E' chiamato a fare parte del Consiglio di Reggenza del Regno Burgundo in un momento in cui i sovrani erano particolarmente deboli (talvolta ancora bambini) e ne diventa per qualche tempo anche 'Maestro di Palazzo'(capo del governo). In questa circostanza si distingue per il suo animo fiero, convinto della giustizia e del diritto, determinato a perseguire ideali di moralizzazione della vita pubblica e politica. Questo comportamento gli attira l'odio di un suo 'collega', Ebroino, che lo perseguiterà in ogni modo.
Come Vescovo di Autun, Saint Léger sostiene la lotta dei suoi concittadini e non esita a offrirsi lui stesso al nemico per salvarli da una sicura vendetta. E' l'anno 676, i nemici gli strappano gli occhi,la lingua, le labbra, ma Saint Léger sopravvive, anzi sorprendentemente riesce di nuovo a predicare attirando folle di fedeli. Ebroino riprende la sua persecuzione e dopo due anni riesce a ucciderlo.
Il popolo lo venera come martire, ne invoca l'intercessione, ne riconosce i miracoli tanto che il Re si sente in dovere di convocare un sinodo per valutare la situazione: ne viene quindi autorizzato il culto, mentre le sue spoglie vengono portate a Poitiers nel monastero di Saint Maixent di cui era stato abate.
Il suo culto si diffonde in tutta la Francia, in Belgio, Germania e Svizzera. Da noi la sua fama arriva probabilmente per opera dei monaci benedettini che a lui avevano già dedicato non pochi monasteri.
Saint Léger è stato un uomo del suo tempo, ma anche un vero 'santo', un cristiano che all'occorrenza ha saputo stare nel mondo, diventandone sale e lievito, impegnandosi interamente per la sua gente.
In Francia è nata un'associazione, "Les Saint Léger de France et d'ailleurs", per conoscere meglio il personaggio e riunire tutti i luoghi che ne portano il nome. Con questo obiettivo è stato creato un sito Internet su cui si possono trovare informazioni, curiosità e proposte: www.stleger.info.
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