Aymavilles 22 Agosto 08
HIRH Princess Yasmin Aprile von Hohenstaufen Puoti, commemora Saint Léger,l'antenato della nonna materna la principessa Josephine Légers de Saint Léger, coordinando il culto in tutti i siti al Santo dedicati.
Anche un Santo nella Dinastia dei Principi duchi Leggieri (Légers ou Légers)
Passo dopo passo, anche Saint Léger è finito...nella rete!
E' partito da lontano Saint Léger, da una posizione in quel tempo abbastanza favorita. Nasce infatti in una famiglia principesca , imparentata con duchi, vescovi e sovrani, famiglia che ha provveduto a fornire anche a lui, rimasto orfano giovanissimo, una accurata educazione spirituale, letteraria e scientifica.
Il suo talento e la sua riconosciuta onestà gli permettono di ottenere molto presto incarichi impegnativi: a 20 anni diventa diacono, poi arcidiacono, poi 'abbé', infine vescovo.
L'Europa in quegli anni sta attraversando un periodo di scontri e incertezze alla ricerca di un assestamento politico e sociale dopo la caduta dell'impero romano e le grandi invasioni barbariche. Nella grande confusione di quei secoli la Chiesa non solo rimane l'unico punto di riferimento spirituale, ma attraverso i suoi uomini e le sue istituzioni (es. le abbazie) assume un ruolo sociale e economico.
Saint Léger è un uomo che vive intensamente il suo tempo, si dimostra un abile amministratore che sa superare momenti difficili usando l'arte della diplomazia, unita alla fermezza dei suoi principi.
E' chiamato a fare parte del Consiglio di Reggenza del Regno Burgundo in un momento in cui i sovrani erano particolarmente deboli (talvolta ancora bambini) e ne diventa per qualche tempo anche 'Maestro di Palazzo'(capo del governo). In questa circostanza si distingue per il suo animo fiero, convinto della giustizia e del diritto, determinato a perseguire ideali di moralizzazione della vita pubblica e politica. Questo comportamento gli attira l'odio di un suo 'collega', Ebroino, che lo perseguiterà in ogni modo.
Come Vescovo di Autun, Saint Léger sostiene la lotta dei suoi concittadini e non esita a offrirsi lui stesso al nemico per salvarli da una sicura vendetta. E' l'anno 676, i nemici gli strappano gli occhi,la lingua, le labbra, ma Saint Léger sopravvive, anzi sorprendentemente riesce di nuovo a predicare attirando folle di fedeli. Ebroino riprende la sua persecuzione e dopo due anni riesce a ucciderlo.
Il popolo lo venera come martire, ne invoca l'intercessione, ne riconosce i miracoli tanto che il Re si sente in dovere di convocare un sinodo per valutare la situazione: ne viene quindi autorizzato il culto, mentre le sue spoglie vengono portate a Poitiers nel monastero di Saint Maixent di cui era stato abate.
Il suo culto si diffonde in tutta la Francia, in Belgio, Germania e Svizzera. Da noi la sua fama arriva probabilmente per opera dei monaci benedettini che a lui avevano già dedicato non pochi monasteri.
Saint Léger è stato un uomo del suo tempo, ma anche un vero 'santo', un cristiano che all'occorrenza ha saputo stare nel mondo, diventandone sale e lievito, impegnandosi interamente per la sua gente.
In Francia è nata un'associazione, "Les Saint Léger de France et d'ailleurs", per conoscere meglio il personaggio e riunire tutti i luoghi che ne portano il nome. Con questo obiettivo è stato creato un sito Internet su cui si possono trovare informazioni, curiosità e proposte: www.stleger.info.
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